mercoledì 29 luglio 2009

Tredicesima Puntata

4 marzo 2009


Il 4 marzo 2009 ale ore 01:04a.m. è nata M. una bellissima bambina, pesa 3.370gr ed è lunga 52cm....cosa c'è di strano in tutto questo?

Il fato, destino, karma o quello che volete: oltre a ritrovarmi in un letto di ospedale a combattere contro il tumore mentre giunge il momento nel quale nella mia vita inizia il capitolo ...e adesso sei padre..., mi ritrovo che non posso stare vicino a mia moglie.

E se succedesse qualcosa?

Io non avrei alcuna possibilità d'essere d'aiuto a nessuno, sono sdraiato a letto e sono inutile...


Suonerà brutto, o lascio a voi l'aggettivo più appropriato, ma in quei giorni era il mio pensiero principale: essere inutile.

L'immaginare che non ce l'avrei fatta a superare la malattia mi faceva restare sveglio la notte con mille pensieri che si rincorrevano leggeri come il volo di una farfalla.

Era il momento che io e mia moglie aspettavamo da tanto: diventare una famiglia, con tutte le ovvie incertezze... e poi arriva la malattia.

E' come se una volta entrato in un tunnel avessi dovuto trovare l'uscita, da solo, senza aiuti o scorciatoie, con le mie sole forze disponibili.


A quelli che mi chiedevano: ... come ti senti a diventare padre?... avrei risposto con un vaffanculo, ma che cazzo di domande sono?!

Sono in ospedale malato di tumore, faccio sei giorni di chemio consecutivi, certe volte non ho ne la voglia e ne la forza di alzarmi dal letto, come dovrei sentirmi?

Spaventato, ecco come mi sentivo.

Spaventato di non farcela a vivere.

Spaventato a tenere in braccio nostra figlia sapendo che potrebbe essere per poco tempo.

Spaventato a lasciare tutto il peso a mia moglie, oltre a quello che già ha dovuto gestire, tutto quello che ha passato.

In reparto mi ero isolato, parlavo con poca gente, facevo anche poche vasche per non incontrare persone che mi chiedevano se era nata, quanto mancava, e altre domande simili che mi generavano la voglia di rispondere con un pugno sul naso.

Oltre a essere spaventato mi cresceva una rabbia sorda, pian piano montava e mi faceva stare irrequieto.


Quei giorni non sono stati i più felici, c'erano troppi sentimenti ed emozioni contrastanti, non vivevo con lucidità, anche se cercavo di camuffarli con battute e chiacchierando amabilmente con chi cercava la mia compagnia.


Il sei marzo tornai a casa, e quando sono entrai in ospedale per raggiungere mia moglie e nostra figlia, ero un vulcano di emozioni: era così tutto strano, non ero stato presente ne al ricovero di mia moglie e ne alla nascita di M., avevo più voglia di vedere e abbracciare mia moglie ma non riuscivo a immaginarmi quell'immagine che dopo pochi minuti avrei avuto dinanzi ai miei occhi.

L'attesa degli ascensori e il tempo infinito finché le porte non si aprono al piano, e si aprono piano, il corridoio, la stanza....e quell'immagine adesso è davanti a me, mia moglie con in braccio nostra figlia, davanti a me ho la mia famiglia.

Abbraccio e bacio tutte e due, mi tolgo il giubbotto, sciarpa, berretto e mascherina (anche se mi avevano detto che per la mia salute sarebbe stato meglio tenersi isolati da ogni fonte di contagio) e prendo tra le mie braccia quella piccola creatura: è così indifesa e sembra così fragile, cerco di ragionare e di parlare o fare domande con un senso ma non so e, ora, non mi ricordo cosa dissi.

Sono già innamorato di nostra figlia, un sentimento diverso, strano, è quel qualcosa che non riesci ad esprime pienamente con le parole.

Tutte quelle paure, timori, frustrazioni, domande con mille risposte che mi davo, dubbi che avevo in reparto: davanti a quel faccino sono sparite tutte, nuove forze e sicurezze sono venute in soccorso per riuscire a combattere la malattia.

Una certezza in più delle altre si è fatta forte dentro di me:

....ogni giorno che passo vicino alla mia tata sarà un giorno che diverrò sempre più padre, crescerò con lei, sbaglierò con lei, sarò felice con lei, sarò triste con lei, riderò e piangerò con lei...


Perché per diventare genitori basta poco, per diventare padri ci vuole tutta la vita (suona banale? Forse....), naturalmente tutto questo accanto ad una donna meravigliosa.



.........alla prossima puntata...........

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