mercoledì 20 maggio 2009

Seconda Puntata

....non essendo a conoscenza di qualcuno al quale poterci appoggiare, ci siamo tuffati nelle pagine gialle cercando sotto la voce otorinolaringoiatria, e guarda caso la coincidenza, lo stesso dottore con cui avevo appuntamento il 20 di gennaio era presente nell'elenco... tra pochi altri nominativi; così, io e mia moglie abbiamo deciso di provare a chiamare.
Era venerdì 5 dicembre.
Al quel numero ci risponde la segreteria la quale ci informa che in caso di necessità e urgenze il numero da comporre è un'altro: proviamo, e ci risponde una signora dai modi molto gentili (penso sia la moglie del dottore), alla quale chiedo un appuntamento; Lei mi rispode che sono in partenza per il ponte del 8 dicembre, ma se non è un'urgenza suo marito mi avrebbe visitato martedì 9. Davanti ad un mese d'anticipo sull'appuntamento all'ospedale, rispondo che andava benissimo.
Mi presento all'appuntamento e trovo un ambiente molto confortevole; una signora si presenta (capisco che era la stessa persona del telefono e che era effettivamente la moglie del dottore) e, sempre molto gentilmente, mi fa rispondere a un questionario sulla privacy.
Attendo pochi minuti e il dottore mi riceve e, dopo i soliti convenevoli, mi fa esporre la storia. Presento tutta la documentazione in mio possesso e lui mi visita: mi tasta il collo e prende atto del grosso rigonfiamento, e sul suo viso non leggevo niente di buono (...forse ero un po' troppo suggestionato...) poi mi guarda dentro alle narici con una pinza che allarga, ed infine mi guarda il tratto rinofaringeo attraverso la bocca con uno specchietto (uguale a quello dei dentisti). Il suo viso diventa cupo (...adesso non ero più suggestionato, ma avvertivo un certo disagio misto a preoccupazione...) e mi espone la sua diagnosi: per la prima volta viene menzionata la massa di vasi sanguigni, che era di notevole grandezza, e che comprimeva il lato destro del tratto rinofaringeo non permettendo il regolare defluire del muco con relativo sanguinamento.
Il dottore parla di angioma, ma bisogna fare ulteriori accertamenti, quindi: tac urgente!
Visto che io dovevo andare al lavoro, per l'appuntamento si reca mia moglie il 10 dicembre.
Appuntamento il 13 Dicembre. Sabato. Non nascondo che la cosa mi ha sorpreso molto.
Una volta fatta la tac l'esito era disponibile da lunedì 22, ma il martedì 16 l'ospedale chiama dicendo che era già disponibile (quando chiamano in anticipo rispetto alla data prevista non sono buone nuove), …................e qui mi si stringe il culo.
Nel frattempo mia moglie (Santa Donna) ha chiamato il dottore il quale voleva vedere subito la tac. Dopo aver visionato le lastre mi fissa un appuntamento per il giovedì 18.. è tutto così in rapido, di fretta, inizio a preoccuparmi seriamente.
Metto al corrente i datori di lavoro ed alcuni colleghi di queste visite, cerco di fare il possibile per non far pesare le mie pause sul posto di lavoro, anche se le otto ore ho sempre cercato di portarle a termine.
Il 18 mi presento alla visita, mi fa un controllo veloce e mi dice cercando delle parole di circostanza che il 19, cioè il giorno dopo, dovevo presentarmi alle 7,00 del mattino in ospedale dove avevo già un posto letto nel reparto di otorinolaringoiatria.
E qui gatta ci cova....
Il 19 mi presento in reparto dove sapevano del mio arrivo ma non sapevano del perché del mio ricovero, e, dopo un primo momento di incertezza, hanno dato inizio alla solita fila di esami di routine, seguiti da quelli più approfonditi: in lista c'era un risonanza con contrasto da fare.
Nel frattempo il primario mi fa una fibroscopia e vede molto bene la massa; mi dice quanto fosse probabile che dovessi subire un intervento per l'asportazione di questa massa, ma aveva dei dubbi per il pericolo di emorragia, aggiungendo che pure una biopsia poteva creare qualche grattacapo.
Passano i giorni e aspetto la risonanza; giorni spesi senza far nulla stancano, soprattutto in ospedale con questa spada di Damocle sul collo.
Arriva il 24 (vigilia di Natale). Alle 14:00 mi fanno questa benedetta risonanza. Il primario entra nella stanza del dottore e prende visione tramite il monitor della formazione della massa valutando se potevo subire la biopsia. Prima delle dimissioni il primario mi dice che è possibile fare la biopsia, ma non parla di intervento chirurgico.
.....la soap-opera brasiliana è terminata.....si passa al film drammatico.......alla prossima puntata......